La catena alimentare
Il
trasferimento di materiale organico sotto forma di alimento che, partendo
dai vegetali, passa attraverso una serie di organismi che mangiano e vengono
mangiati, prende il nome di catena alimentare. L'argomento è già
stato accennato nelle pagine 7 ed 8 nel capitolo "Gli ecosistemi
lacustri" per cui ci limitiamo a dare solo delle informazioni integrative.
Le catene alimentari possono essere di pascolo o di detrito. Le catene
di pascolo partono dalle piante e dalle alghe, vanno agli erbivori e da
questi ai carnivori. Le catene di detrito partono dalla sostanza organica
morta ai detritivori e da questi ai loro predatori carnivori.
Le catene alimentari non sono sequenze isolate, ma si interconnettono
a formare reti alimentari.
Un esempio schematico di catena di pascolo può essere: fitoplancton>
zooplancton erbivoro> zooplancton carnivoro> pesci carnivori. Tale
tipo di catena alimentare si riscontra nella zona pelagica dove il fondale
è profondo e la produzione primaria avviene ad opera del fitoplancton.
Un esempio schematico di catena di detrito può
essere: detrito> batteri e funghi> detritivori> predatori invertebrati
> predatori vertebrati. Il detrito organico è tutta la materia
morta, di origine animale e vegetale, che si accumula sul fondo del lago
sia nella zona costiera che in quella profonda.
Il detrito può originarsi nel lago stesso o provenire dall'esterno,
come ad esempio le foglie d'albero. La decomposizione è il processo
che permette di recuperare l'energia alimentare contenuta nel detrito:
i mediatori di tale processo sono i batteri ed i microfunghi che sono
gli unici organismi in grado di elaborare la sostanza organica morta e
rimettere in circolazione i nutrienti ad essa associati.
Nella zona costiera un notevole contributo alla formazione del detrito
è dato dalle foglie degli alberi che, cadendo nell'acqua, vengono
immediatamente colonizzate dai batteri e dai microfunghi. Tale risorsa
alimentare è molto ricercata dalle specie detritivore che sono
in grado di manifestare diverse preferenze alimentari in base al "sapore"
associato alle diverse possibili combinazioni fra tipi di foglie e microfunghi.